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Mondiale di Formula 1 - Stagione 2018

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2018 18:10
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Formula1 Vettel, trionfo doppio in Canada: vince e torna leader

Impeccabile successo del tedesco della Ferrari che precede
Bottas e Verstappen e coglie il terzo centro stagionale,
scavalcando Lewis di 1 punto. Ricciardo 4°, Raikkonen 6° e mai incisivo.
Giallo bandiera a scacchi nel finale: sventolata per errore con un
giro di anticipo fa omologare la classifica al 68° dei 70 giri


Rilancio mondiale. Vettel vince in Canada, riporta al successo la Ferrari su una pista su cui non si imponeva dal 2004 (con Schumacher) e soprattutto torna in vetta al mondiale scavalcando Hamilton, solo 5°, di 1 punto.

CONFERMA — Dopo la splendida pole il tedesco si conferma in gara, coglie la terza vittoria stagionale, precede sul podio Bottas e Verstappen e ripropone così il suo profilo di campione inesorabile di cui il Cavallino ha bisogno nella caccia iridata. Forse ancora ispirato dalla pista dedicata a Gilles Villeneuve - cui viene reso un tributo dal giro di onore del figlio Jacques con la 312T3 con cui il papà conquistò, 40 anni fa, proprio su questa pista il suo primo successo in F.1 -, Seb si impone con personalità e modi perentori: in testa dalla prima all'ultima curva il tedesco approfitta al meglio della gara obbligatoriamente conservativa del rivale Hamilton, privo di una power unit evoluta come quella a sua disposizione sulla SF71H, e opaco.

TATTICA IMPECCABILE — Vettel costruisce il successo al via, con uno start impeccabile e la lucidità di ripetersi dopo la Safety Car entrata al primo giro - botto fra Stroll e Hartley che poteva avere conseguenze peggiori - per poi incrementare il vantaggio e tenere a distanza di sicurezza Bottas e Verstappen, che arrivano incollati. Nel temuto incrocio delle strategie, con le Red Bull gommate rosa (hypersoft) pronte a sparigliare le tattiche con soste anticipate e il miglior abbrivio in partenza rispetto alla concorrenza di Ferrari e Mercedes con calzature viola (ultrasoft), il Cavallino infatti esce vittorioso: resta in pista più a lungo del pit stop di Verstappen (17° giro) e Ricciardo (18°), ma riesce a proteggere con margine la grande gara di Vettel: successo numero 50, un capolavoro.

FRA KIMI E LECLERC — Discorso diverso per Raikkonen: il finlandese chiude 6°, anonimo, incapace di insidiare un Hamilton in difficoltà di motore e con gomme più 'vecchie' di ben 16 giri. Purtroppo Kimi non graffia: Iceman dopo l'errore in Q3 si esibisce in una gara non all'altezza della grande competitività della Ferrari. Che, è bene chiarirlo, nella lotta contro Hamilton ha assoluto bisogno di un suo maggiore apporto. Alonso non riesce a festeggiare il suo 300° GP, mesto ritiro mentre navigava ai margini della zona punti, mentre Hulkenberg (7°), Sainz (8°), Ocon (9°) completano i dieci insieme a Leclerc, 10° a e a punti per la terza volta nelle ultime quattro gare: un 'Cavallin0' di razza.

LA GARA — Al via, momento cruciale per il differente compound delle gomme, lo scatto di Vettel è imperioso, mentre Verstappen e Bottas fanno a ruotate alla prima curva, con l'olandese che deve accodarsi, e Stroll e Hartley si agganciano alla curva 7: la Toro Rosso stretta contro il muretto quasi decolla e la Safety Car deve entrare in azione. Tradizione confermata su questa pista. Alla ripartenza Vettel non ha problemi, mentre Sainz ne crea a Perez - toccata con taglio di pista da brividi - e Alonso trova pane (duro) per i suoi denti in Leclerc. Hamilton imperversa sui manettini per problemi al suo motore e al 17° giro va ai box insieme a Verstappen. Un giro e tocca a Ricciardo che guadagna la posizione su Lewis. Raikkonen allunga lo stint fino al 33° giro e rientra in coda a Hamilton, al 6° posto. Al 37° la sosta di Bottas, marcato da Vettel alla tornata successiva: il tedesco dopo il pit stop, impeccabile, resta al comando con agio. Bottas prova il forcing su Seb, ma commette anche un dritto che ne rompe il ritmo e deve guardarsi da Verstappen che negli ultimi giri lo incalza e gli arriva vicinissimo. Quasi lo stesso per Hamilton che insegue Ricciardo, bravo a lasciarsi nel taschino qualcosa per gli ultimi due giri. Inutili però ai fini della classifica ufficiale.

GIALLO BANDIERA — Per un errore, la modella Winnie Harlow, infatti, sventola la bandiera a scacchi al 69° dei 70 giri e, per l'articolo 43.2 del regolamento sportivo della F.1 il risultato omologato è quindi basato sul giro 68: "Se per qualsiasi ragione il segnale di fine gara viene dato prima che il leader abbia completato il numero programmato di giri, la gara verrà considerata terminata quando il leader ha superato per l'ultima volta la linea del traguardo prima che il segnale sia stato dato". Nulla sarebbe cambiato per le posizioni, ma se fosse successo qualcosa sarebbe stata una vera beffa. La Harlow si è poi scusata: "Mi hanno detto di sventolare e l'ho fatto". Liberty Media ci rifletta, certe gaffe possono costare caro.

Massimo Brizzi

Fonte: Gazzetta dello Sport
[Modificato da binariomorto 12/06/2018 13:14]
12/06/2018 13:13
 
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Formula1 Canada Vettel: "Un giorno perfetto: fiero di questo successo"

Il tedesco euforico per la vittoria a Montreal, la numero 50 in carriera:
"Grande progressione: trionfare con la Ferrari sulla pista dedicata a Gilles mi rende orgoglioso.
Non pensavamo di essere così forti, è ancora lunga, ma ce la giochiamo sempre".
Arrivabene: "Questo è frutto della guida del pilota e di un'ottima macchina:
è mancato un po' Kimi, ma vogliamo proseguire così"


L'urlo in radio arriva puntuale dopo il traguardo: Vettel vince in Canada, torna leader del mondiale, raggiunge quota 50 successi in F.1 e la sua gioia è incontenibile: "Grazie ragazzi, forza Ferrari, abbiamo fatto un grandissimo lavoro e una fantastica progressione". E poi parte una canzoncina ritmata. Sceso dalla SF71H, dopo aver sventolato a lungo una bandiera Ferrari. Seb si gode il momento: "È stato assolutamente perfetto, ecco la parola giusta. È incredibile quanto questo circuito sia significativo per la Ferrari e fare una gara così, qui dove era tanto che il Cavallino non vinceva mi dà un gusto speciale. Ho visto tanta gente felice, farò una grande festa in serata...".

È LUNGA, PERÒ... — E poi c'è la riconquista della vetta del mondiale: "La strada è lunga per mondiale, ma questo è un buon effetto collaterale della mia vittoria. Aver vinto qui con la Ferrari dopo aver visto Jacques guidare la monoposto di Gilles sulla pista dedicata a lui mi rende fiero".

MEGLIO DEL PREVISTO — La sua gara è apparsa semplice, ma l'inizo del week end del tedesco non lo è stato affatto: "La gara è stata sempre sotto controllo, avevo una macchina fantastica, le gomme non mi hanno creato problemi e dopo aver creato un po' di margine nel primo stint l'ho poi gestito per tutta la gara. Però non è stato facile restare concentrati, venerdì è stato quasi un disastro, poi sabato è andata meglio e ho avuto una Ferrari molto buona in qualifica. Con la nuova power unit abbiamo fatto uno step avanti, non gigante, ma un po' l’abbiamo guadagnato. Sono contento, vincere qui è sempre molto emozionante per la Ferrari, Gilles ed Enzo Ferrari: questa è un altra piccola pagina della storia Ferrari. Adesso il nostro bilancio è buono: prima della stagione non pensavamo di essere così forti, ma è ancora lunga. È importante prendere tutti i punti possibili ovunque, ma questa vittoria qui conta di più. È un campionato equilibrato, soprattutto la domenica, ed è buono pure per noi: vuol dire che anche noi possiamo vincere ovunque".

ARRIVABENE — E fiero è anche Arrivabene: "Questo è il frutto del fatto che Seb ha guidato molto bene e che aveva una gran macchina grazie al grande lavoro fatto dai ragazzi da giovedì in poi. Abbiamo fatto una bella progressione che simboleggia la grande compattezza della squadra, qui in pista e anche a casa. Oggi è mancato un po' Raikkonen, ma noi vogliamo continuare a fare le cose seriamente: non ci sono piste speciali, le statistiche servono per i libri di storia e questa è solo una bella vittoria che ci spinge e voler proseguire così".

RAIKKONEN — Ed ecco Kimi, laconico come non mai: "Non ho perso la posizione con Ricciardo al via per le sue gomme diverse: lui è stato solo più veloce. Problemi allo sterzo? No. È stato solo un week end deludente ma è andata cosi, vedremo il prossimo".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
12/06/2018 13:18
 
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F1 Canada Hamilton: "Ferrari molto forte: noi dobbiamo lavorare meglio"

Hamilton e il 5° posto amaro che gli costa la leadership del mondiale:
"È andata peggio di quanto mi aspettassi alla vigilia, ma la gara poteva finire decisamente peggio.
Contro queste rosse dobbiamo metterci a testa bassa"


Hamilton, 5° in Canada, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo un week end complicato in cui ha perso la leadership del mondiale: "Ho avuto problemi al motore con la potenza che saliva e scendeva ed è stata bassa per tutta la gara. Credevo di avere un guasto, ma ha retto per fortuna fino a fine gara: è andata peggio di quanto potessi aspettarmi ala vigilia, ma è anche vero che pure la gara poteva andare peggio". Le due Red Bull ora costituiscono una minaccia in più, anche per la Mercedes: "Sì, avranno un ruolo nel mondiale - dice Lewis - e si vede: hanno vinto a Montecarlo e ora hanno fatto un bel podio: credo che vedremo tanti cambiamenti nel mondiale, ma se noi non faremo un lavoro migliore sarà dura contro una Ferrari che ha fatto un lavoro grandioso ed è cresciuta tanto. Dobbiamo metterci a testa bassa".

BOTTAS — Bottas, 2° incassa la sconfitta con signorilità: "Seb è sembrato più veloce dall'inizio. Noi abbiamo spinto, ma abbiamo avuto guai alla fine con il carburante: questo è forse il massimo che potevamo fare, vista la posizione al via abbiamo ottenuto il massimo. Al via non avevo tanta aderenza perché dal mio lato avevo poco grip e ho pattinato un po', poi ho retto con Verstappen sfruttando l'esterno: forse ci siamo anche toccati leggermente, poi ho tenuto il 2°, ma è stata una gara impegnativa".

VERSTAPPEN — Verstappen, buon 3° dopo un week end di livello, è soddisfatto: "È stata una buona gara, siamo rientrati a fare il pit stop in anticipo, poi abbiamo avuto un buon passo con le supersoft ed eravamo molto competitivi: peccato non aver superato Bottas, gli sono arrivato vicino e ho provato a passarlo al via, ma lui ha risposto in modo pulito. Vorrei sempre un week end così forte, ma se continueremo così avremo di certo altre gare di questo tipo".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
12/06/2018 13:21
 
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Bandiera a scacchi in Canada, che gaffe!
La Fia: "Errore deplorevole"

Il direttore di gara Whiting sull'esposizione al 69° giro dei 70:
"Lo starter credeva fosse l'ultimo giro, ha chiesto conferma e l'ha avuta.
Un equivoco che per fortuna non ha avuto impatto sul risultato finale.
Dobbiamo formare meglio gli addetti ed essere perfetti"


È stato un errore di comunicazione. Così il direttore di gara Charlie Whiting ha spiegato lo sventolio della bandiera a scacchi al 69° giro, uno prima dei 70 previsti nel GP del Canada, fatto che ha generato non poca confusione tra piloti e direttori sportivi, comprensibilmente spiazzati di fronte all'inaspettata situazione.

LO STARTER — La spiegazione della Federazione Internazionale, comprensibilmente imbarazzata, è che lo starter, l'ufficiale che si occupa della partenza e dell'arrivo del GP, ha pensato che il completamento del 69° giro fosse la fine della gara (che in realtà terminava alla fine del 70°) e così ha dato l'ok alla modella Winnie Harlow, prescelta per lo sventolio della bandiera a scacchi e sostanzialmente incolpevole. A fine gara lei stessa si è scusata con un tweet. Ma nei fatti ha solo eseguito un comando che non spettava a lei decodificare.

CHE PASTICCIO — I piloti hanno continuato la gara e duellato comunque, ma l'imbarazzo a fine gara è stato palpabile perché per regolamento sportivo, una volta che la bandiera a scacchi viene mostrata prima del giro (o del tempo gara) previsto, il risultato è omologato al giro precedente. E difatti l'ordine d'arrivo ufficiale è registrato al giro 68. Gli ultimi due giri di gara e tutto quello che è successo, quindi, sono stati "cancellati" da questa sbadataggine. E per fortuna che non ci sono stati sorpassi decisivi o nessuno si è fatto male, perché altrimenti sarebbe stato un pasticcio ancora più intollerabile. L'unico che ha perso qualcosa è stato Daniel Ricciardo, che proprio al 69° giro aveva segnato il record della pista, che ovviamente non gli è stato assegnato.

CATTIVA COMUNICAZIONE — "La bandiera a scacchi è stata esposta con un giro di anticipo a causa di una cattiva comunicazione con l'ufficiale che cura lo start e l'arrivo - ha detto Whiting, citato da Motorsport.com - credeva fosse l'ultimo giro, ha chiesto conferma e l'ha avuta. Ma chi gliel'ha data non pensava fosse una domanda, bensì una constatazione. E così è nato l'equivoco. Le persone che non lavorano in F.1, per esempio, di solito sono tratte in inganno dalla grafica che mostra 69 su 70, è normale pensare che si tratti dell'ultimo giro, ma noi sappiamo che è il penultimo. Ovvio che dobbiamo svolgere un lavoro migliore di formazione con gli starter, è stato un errore deplorevole, ma bisogna anche considerare che la Formula 1 è gestita da esseri umani, di diversi paesi, lingue e non tutto è sempre perfetto. Noi cerchiamo la perfezione, per fortuna l'errore non ha avuto impatto sul risultato della gara. Ai team principal che sul momento mi hanno chiesto spiegazioni sul da farsi, ho consigliato di completare regolarmente la gara per essere sicuri".

Giusto Ferronato

Fonte: Gazzetta dello Sport
12/06/2018 13:24
 
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Formula 1, è grande Ferrari, Mercedes giù.
Gerarchia ribaltata

Errori di strategia e nervi tesi a Stoccarda.
Che differenza con gli sviluppi della rossa, finalmente sensibile alle regolazioni,
dotata di una power unit più potente ed efficiente e di un Vettel perfetto in ogni situazione


I volti tirati di Niki Lauda e Toto Wolff domenica sera valevano più di mille parole: seppur consapevoli, sin dall’anno scorso, che il predominio Mercedes è ormai tramontato e che il Mondiale va conquistato pazientemente punto dopo punto, non si aspettavano di essere battuti così, fair and square, come dicono gli inglesi, su una pista dove il loro Lewis Hamilton aveva vinto le ultime tre edizioni e come team avevano colto due doppiette (2015 e 2017).

PRESUNZIONE - In realtà i tedeschi sono rimasti vittime dei loro stessi errori che hanno finito per ingigantire quanto di buono, ed è davvero tanto, fatto nello scorso fine settimana dalla Ferrari. La Mercedes questo GP ha iniziato a perderlo ancora prima di arrivare a Montreal per un peccato di presunzione: quello di limitare a soli 5 treni le gomme hypersoft, con cui si sarebbe giocata la pole, contro gli 8 scelti dai ferraristi (e dai piloti Red Bull). Il che ha costretto Hamilton e Bottas a rimandare sino a sabato mattina l’impiego di questa mescola col risultato di arrivare non sufficientemente preparati allo scontro con Vettel e la rossa in Q3. "Fossi riuscito a partire io davanti, forse le cose sarebbero andate diversamente", ha ammesso il finlandese costretto nel finale a risparmiare carburante. E in un campionato così tirato alla fine ha pesato eccome l’impossibilità per loro di avere a disposizione la versione evoluta del motore. Quei pochi cavalli in più avrebbero potuto fare la differenza. E Hamilton ha dato la sensazione di patirlo anche sotto il profilo psicologico perché, dopo un brillante venerdì, si è scaricato, con diversi errori in staccata che gli hanno impedito di trovare il ritmo.

REAZIONE - Al contrario, come è già accaduto a Baku, dopo un venerdì sotto tono, Vettel ha cambiato passo. Il merito? Il gran lavoro nella notte al simulatore di Antonio Giovinazzi (qui come terzo pilota c’era Daniil Kyvat), la capacità di reazione dei tecnici unita alla virtù di una monoposto sensibile alle regolazioni, capace come nessuna di sfruttare ogni tipo di pneumatico. Una simile combinazione che unita allo sviluppo aerodinamico (da quanto tempo la Ferrari non scarta pezzi nuovi, segno della massima corrispondenza tra i dati rilevati in galleria del vento e sulla pista?) e alla power unit evo 2, più potente ed efficiente, ma a disposizione del solo Vettel, si è rivelata micidiale.

SICUREZZA - Al resto ci ha pensato il pilota. Consapevole, dopo aver constatato che Hamilton non avrebbe avuto a disposizione un motore fresco, di avere una ghiotta opportunità per tornare al successo, il tedesco non si è fatto schiacciare dalla pressione e dalle preoccupazioni per i problemi emersi nelle prime due sessioni di libere. "Venerdì non riuscivo a trovare il ritmo – ha sottolineato -, ho avuto pure un problema allo sterzo e ho toccato il muro, ma sapevo che il potenziale c’era, che bastava mettere le cose a posto". E così è stato.

Andrea Cremonesi

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12/06/2018 13:29
 
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F.1 Hamilton, centra la pole al Le Castellet;
Vettel è 3°; 8° un gran Leclerc

La Mercedes fa doppietta in qualifica con Lewis davanti a Bottas e Seb in seconda fila con Verstappen.
5° Ricciardo, 6° Raikkonen


Ritorna la legge di Lewis Hamilton: il motore Spec 2.1 portato dalla Mercedes al Paul Ricard funziona, eccome, e spinge le due W09 davanti a tutti. L’iridato partirà domani in pole nel GP di Francia, dopo essere stato il più veloce in tutte e tre le fasi delle qualifiche. Al suo fianco ci sarà il compagno Bottas. Seconda fila per Vettel (in ritardo di quasi 4 decimi) e Verstappen, mentre Ricciardo e Raikkonen partiranno in terza fila: alle loro spalle un sorprendente Leclerc, 8°. In Q3 va a muro Grosjean in curva 4 quando mancano 7’49” al termine, mentre è in testa Hamilton (1’30”222) davanti a Bottas, Vettel, Verstappen, Ricciardo e Raikkonen. Alla ripresa, Raikkonen ha sprecato il primo tentativo di giro veloce per un errore fra le curve 3 e 4.

ELIMINAZIONI ILLUSTRI — Eliminazioni illustri: in Q1 subito fuori Alonso (in ritardo di 27 millesimi rispetto a Hulkenberg), Hartley, Vandoorne, Sirotkin e Stroll, con Hamilton che imponeva già il suo ritmo, ottenendo il miglior tempo davanti a Verstappen, Raikkonen, Bottas, Vettel e Ricciardo. Il meteo ufficiale segnala pioggia in arrivo, ma in Q2 cade solo qualche goccia d’acqua nel primo settore, che non crea problemi ai piloti. Anche qui Hamilton ottiene subito un eccellente 1’30”645 che mette tutti dietro: Vettel (1’30”751) è secondo con le supersoft, a seguire Raikkonen, Verstappen e Bottas. Il sempre più sorprendente Leclerc ottiene nel finale un 1’32”075 che porta la sua Sauber per la prima volta in Q3. Fuori, invece, Ocon, Hulkenberg, Perez, Gasly ed Ericsson. Domenica (il via alle 16.10) Brendon Hartley partirà in fondo alla griglia con la sua Toro Rosso per la penalizzazione dovuta al cambio del motore in seguito ai problemi avuti ieri in FP2.

Filippo Grimaldi

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23/06/2018 23:09
 
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F.1 Hamilton: "Tutto abbastanza semplice. E potevo fare meglio"

Lewis entusiasta della pole:
"Abbiamo messo insieme la macchina proprio quando ci serviva e la prestazione è venuta di conseguenza:
sono grato alla squadra per il suo grande lavoro".
Bottas: Considerando il tempo perso il 2° tempo va bene"



Lewis Hamilton si gode la pole che ne rialza il morale dopo la battuta d'arresto del Canada: "Fare la pole non è male, il meteo è stato ok, anche se era meglio venerdì - ha detto Lewis a caldo - La Q3 non è stata facile, ma abbiamo fatto un grandissimo lavoro, apprezzo moltissimo l'enorme sforzo fatto dalla squadra in tutto il week end. Sono entusiasta di essere in pole in questo bellissimo posto dove abbiamo visto una grande risposta del pubblico: abbiamo messo insieme la macchina di cui avevamo bisogno nel momento giusto ed è stato anche abbastanza semplice fare la pole, potevo forse anche fare meglio, ma va bene così".

BOTTAS — Il compagno Bottas analizza così il suo 2° posto in qualifica: "L'ultimo giro non è stato brutto, ma nemmeno perfetto: non ero sicuro che potesse bastare per la pole, ma Lewis ha fatto un gran lavoro. Considerando che ho perso tutte le Libere2 e che nelle Libere3 ha piovuto non siamo messi male. Ho cercato di recuperare terreno e la prima fila va bene. La macchina è migliorata con le modifiche portate qui e questo motore mi ha dato buone sensazioni: sembra fresco e potente".

RICCIARDO — Ricciardo: "Oggi le cose non hanno funzionato, spero che la diversa scelta di gomme mi possa aiutare. Io ho più carico degli altri e in rettilineo perdo molto: devo sperare in una gara molto calda o bagnata. Farò la danza della pioggia...".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
23/06/2018 23:11
 
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F.1 Vettel: "Punto sulla strategia";
Leclerc: "Non ho parole, è magico"

Il tedesco non dispera dopo la qualifica al Le Castellet:
"Bilanciamento difficile, ho fatto degli errori, però abbiamo una tattica diversa dalla Mercedes".
Kimi opaco "Non ho messo insieme un buon giro", mentre il monegasco vola:
"Sarei stato felice della q2, figuriamoci dell'8° posto..."


Vettel non è deluso dal terzo tempo in qualifica al Le Castellet : "È stato difficile trovare il giusto bilanciamento della macchina, ho provato a spingere al massimo nel primo tentativo, ma ho esagerato e fatto degli errorini qui e là che non mi hanno fatto recuperare: magari con un giro fantastico potevo essere più avanti, ma per la gara dovremmo essere messi bene - dice il tedesco della Ferrari -. Non so se la pole sarebbe stata alla mia portata, abbiamo trovato condizioni complicate e speravo di migliorare un po' nell'ultimo tentativo e recuperare uno o due decimi, ma forse non sarebbe bastato. Però resto tranquillo: abbiamo una strategia differente dalla Mercedes e vedremo come funzionerà in gara".

KIMI OPACO — Il suo compagno Raikkonen, solo 6°, è deluso: "Non è stata colpa del traffico, è solo che non ho messo insieme un buin giro nella Q3, mi sono anche messo di traverso e alla fine è andata così. Non è esattamente un week end difficile, in realtà non siamo solo riusciti a mettere insieme un giro giusto".

LECLERC RAGGIANTE — Raggiante invece Charles Leclerc, straordinario 8° con la Sauber Alfa Romeo: "Non trovo le parole - dice il giovanissimo monegasco accreditato di un possibile sedile Ferrari nel 2019 -, oggi è stato come iniziare da zero perché abbiamo cambiato tutta la macchina: io sapevo cosa volevo e gli ingegneri hanno capito benissimo le mie esigenze. Quasi non ci posso credere, è assolutamente incredibile, qualcosa più di magico, non me lo aspettavo, ma molto del merito va anche al team che è rimasto calmo dopo un venerdì e ha fatto funzionare al meglio tutto il pacchetto nuovo. Saremmo stati contenti della Q2, figuriamoci essere all'8° posto... La gara però sarà difficile: proverò a fare il massimo, ma partire con le gomme più morbide non è la strategia migliore".

Gasport

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23/06/2018 23:14
 
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Francia, Hamilton vince e torna primo.
Ferrari: Raikkonen 3°, Vettel male al via: 5°

A Le Castellet trionfa l’inglese della Mercedes davanti a Verstappen e al finlandese.
Poi Ricciardo e Sebastian che al via ha tamponato Bottas, ha sostituito il musetto ai box e ha anche ricevuto 5” di penalità



Un lungo monologo vincente per Lewis Hamilton, che domina e vince il GP di Francia (che torna al Paul Ricard dopo 28 anni) e scavalca Sebastian Vettel in testa alla classifica generale, dove ha ora un vantaggio di 14 punti (145 contro 131). Gara tutta in discesa per il britannico (successo numero 65 in carriera e terzo della stagione), che al via approfitta del grave errore di Sebastian Vettel, in curva 1, dove il tedesco ha tamponato Valtteri Bottas: foratura della posteriore sinistra per il finlandese e rottura dell’ala anteriore per il ferrarista, che si è dovuto fermare subito ai box e ha così compromesso pesantemente la sua gara, consegnando di fatto la corsa al suo grande rivale. I due sono poi rientrati poi in pista con le soft. Safety car in pista per i primi sei giri: finisce sotto investigazione anche l’incidente Ocon-Gasly in curva 4, così come quello del ferrarista, punito con 5” di penalizzazione per la scorrettezza su Bottas, che prosegue con il fondo danneggiato.

FUGA — Hamilton è scappato e ha iniziato il suo monologo, mentre alle sue spalle si sono insediate le due Red Bull e dalle retrovie è risalito rapidamente Vettel, nono al giro 14, sesto al 20° e quinto poco dopo, quando si è messo a caccia di Raikkonen. La pioggia, annunciata per il giro 37, non è arrivata, e Vettel ha continuato a guadagnare posizioni, mentre Verstappen e Ricciardo hanno blindato le due posizioni alle spalle di Lewis.

GRAN FINALE — Raikkonen, però, è scatenato: con le supersoft fresche ha superato agevolmente il compagno Vettel e si è lanciato a caccia del podio a danno di Ricciardo, che negli ultimi otto giri ha rallentato vistosamente il passo-gara. La lotta fra i due ha infiammato il finale, ma il finlandese ha vinto la sfida al giro 47 ed è andato così meritatamente sul podio alle spalle di Verstappen. Leclerc, dopo l’ottavo posto in qualifica, chiude decimo. Domenica prossima si torna in pista nel GP d’Austria: per Vettel subito l’occasione di riprendersi la leadership del campionato.

Filippo Grimaldi

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24/06/2018 20:02
 
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Ferrari, Vettel si scusa: “Colpa mia, podio perso”

Il tedesco fa mea culpa per l’incidente al via con Bottas: “Non avevo più spazio,
ho commesso un errore, peccato perché la macchina andava bene e si poteva arrivare in alto”.
Raikkonen: “Partenza caotica, il podio è arrivato con una bella rimonta”



“L’errore è stato mio, per cui penso che la penalità sia stata giusta. Alla fine, poi, quei cinque secondi non hanno contato più di tanto, mi dispiace aver distrutto la gara di Bottas ed è anche un peccato per noi non aver ottenuto un altro risultato che era possibile. Non so se potevo vincere ma avevamo una buona macchina e potevamo andare sul podio”. Fa mea culpa Sebastian Vettel per l’errore alla partenza nel GP di Francia che ha compromesso la gara sua e del finlandese della Mercedes.

BUONA PARTENZA — “Avevo fatto una buona partenza, la migliore fra i primi tre, ma non avevo più spazio - ha detto Seb - ho cercato di uscire dalla pista ma non potevo farlo, è stato un mio errore, ho ricevuto una penalità e l’ho incassata. Peccato perché la macchina andava bene in gara, potevo arrivare in alto”. E alla fine, nel giro di rientro, il tedesco si è scusato con la squadra via radio.

PARLA KIMI — L’onore della Ferrari è stato salvato da Kimi Raikkonen, terzo: “È stata una partenza caotica, ho cercato di prendere l’esterno nella prima curva ma ho dovuto rallentare e ho perso qualche posizione. Ma sono riuscito a recuperare spingendo parecchio. Il podio è arrivato dopo una bella rimonta, con uno stint molto lungo. Le cose si sono messe bene, avevamo tanta velocità e questo ci ha permesso di essere sul podio”.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
24/06/2018 20:05
 
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